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Basilicata: progetto ambiente 
L'Unione Europea finanzia con 4 milioni di euro Istimes per il monitoraggio di infrastrutture civili di interesse strategico

La Commissione Europea ha approvato il progetto di ricerca Istimes (Integrated System for Transport Infrastructures surveillance and Monitoring Electromagnetic Sensing), proposto dal Consorzio TeRN (Tecnologie per le Osservazioni della Terra e i Rischi Naturali). Il progetto, come spiega il presidente del consorzio, il prof. Vincenzo Cuomo, "prevede lo sviluppo di un sistema innovativo per il monitoraggio di infrastrutture civili di interesse strategico in aree ad elevato rischio naturale mediante l’integrazione di sensoristica elettromagnetica avanzata ed infrastrutture web-based per la gestione e la condivisione dati".

Oltre al consorzio TeRN partecipano al progetto, finanziato per circa 4 milioni di euro nell’ambito di un bando del VII Programma Quadro, Elsag Datamat S.pA., il Dipartimento di Protezione Civile ed altri partners europei sia pubblici che privati (tra i quali la Lund University-Svezia, la Tel Aviv University-Israele ed il Laboratoire Central de Ponts et Chaussess-Francia, TDA Romania). Il Consorzio Tern è costituito da partners pubblici, quali il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Consorzio Interuniversitario Reluis e l’Arpab e partners privati, Telespazio, Finmeccanica ed il Consorzio Createc, che raccoglie 20 piccole e medie imprese lucane con circa 500 addetti operanti nel settore delle Osservazioni della Terra e dell’Ict. E’ attualmente in corso la procedura per l’adesione da parte dell’Enea.

L’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Vincenzo Folino, esprime “soddisfazione per l’approvazione di un progetto di ricerca che riguarda un settore in cui vi è fortissima competizione a livello internazionale. La forte proiezione europea del consorzio Tern favorisce inoltre il processo di internazionalizzazione del sistema produttivo lucano e consolida ulteriormente i programmi di cooperazione della Regione Basilicata, che ha già aderito al network europeo Nereus ‘Le Regioni europee per lo Spazio’, con i paesi del bacino del mediterraneo e dell’est europeo”.

Fonte: www.basilicatanet.it

 


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