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Marche, edilizia residenziale
In lavorazione il piano regionale di "social housing" e il progetto di un distretto industriale per nuove tecnologie dell'abitare

Piano casa regionale,pronto entro 45 giorni
Sara` un Piano Casa regionale costruito dal basso, che parte dal territorio e dai bisogni fondamentali dei cittadini, come il diritto alla casa.

Cosi` ha assicurato l’assessore regionale all’Edilizia Gianluca Carrabs, ai tanti rappresentanti della societa` civile ed economica regionale, intervenuti ad una recente riunione operativa che e` servita per decidere la creazione di un gruppo di lavoro che conduca rapidamente a realizzazione il progetto ‘Social Housing’.

Un’iniziativa che per la prima volta la Regione Marche intende promuovere, ma soprattutto realizzare ‘ ha spiegato Carrabs ‘ e che potra` integrarsi con quella nazionale, ma che vuole partire subito con l’istituzione di un soggetto giuridico-economico, come ad esempio un Fondo pubblico-privato e con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e degli Istituti di credito, per mettere a disposizione in tempi brevi un patrimonio immobiliare dedicato a chi non puo` permettersi l’affitto o l’acquisto di un’abitazione, perche` i prezzi sono troppo alti.

E’ un’iniziativa finalizzata a raggiungere un duplice obiettivo: rispondere all’esigenza della cosiddetta ‘fascia grigia’ di popolazione di trovare un alloggio a canone moderato, eventualmente con proprieta` riscattabile, e ridare slancio ad uno dei settori trainanti della nostra economia, quello edile, attualmente bloccato a causa della congiuntura negativa che ci sta investendo.

La Regione e` pronta ad assumersi la cabina di regia di questa iniziativa ‘ ha concluso Carrabs – e a mettere a disposizione risorse per consegnare le chiavi di casa entro il 2010. All’incontro hanno partecipato molti Istituti di credito locali e Fondazioni, i rappresentanti di ANCI, ANCE, UPI, UNCEM, Lega cooperative, Confocooperative, CNA e Confartigianato per il settore edile.

Oltre a questo primo obiettivo, come emerso dal tavolo di lavoro, il fondo potrebbe acquistare il patrimonio edile invenduto per consentire immediatezza di risposte ai bisogni piu` urgenti di alloggio e immissione di liquidita` finanziaria da poter reinvestire in altri immobili. Recepite tutte le indicazioni della platea partecipante, il gruppo di lavoro e` stato convocato per il 30 di marzo: da questa data, entro 45 giorni, partira` la nuova proposta del Piano casa regionale. 
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Distretto industriale per nuove tecnologie dell’abitare
Un nuovo distretto industriale finalizzato alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie dell’abitare.
E’ sull’ipotesi del suo avvio che e` centrata la lettera che il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha inviato nei giorni scorsi al ministro per l’Universita` e la Ricerca, Mariastella Gelmini.

Il presidente Spacca ha chiesto al ministro di fissare un incontro tecnico con il team di progetto della Regione per approfondirne tutti gli aspetti e favorirne una rapida integrazione con gli altri interventi previsti dalla programmazione dei fondi in tema di ricerca e sviluppo.

‘La Regione ‘ spiega Spacca ‘ e` fortemente interessata a perseguire l’obiettivo di realizzare un distretto tecnologico sul territorio marchigiano. Gia` nel 2007 e` stato approvato lo studio di fattibilita` del distretto per l’innovazione e la sicurezza nell’abitare.

Ferme restando le linee guida e di governance a suo tempo individuate, risulta necessario approfondire quei presupposti di fattibilita`, finalizzando maggiormente gli interventi sul tema specifico della domotica, in chiave di possibile evoluzione innovativa per il distretto della meccanica, anche alla luce delle crisi produttive che hanno colpito il nostro territorio’.

Si tratta dunque di una rifocalizzazione del progetto, partendo dai risultati dell’analisi condotta in precedenza sul sistema economico e produttivo della regione, con particolare riferimento alle attivita` di ricerca svolte dalle imprese presenti sul territorio e operanti nei settori individuati come strategici per la crescita tecnologica e per il fabbisogno di innovazione delle imprese marchigiane.

La domotica, intesa come la disciplina che punta all’integrazione dei dispositivi elettronici, degli elettrodomestici e dei sistemi di comunicazione e di controllo presenti nelle abitazioni, riesce a rispondere a queste esigenze, salvaguardando le vocazioni strutturali del territorio: la meccanica avanzata e l’Information and communication technoloy (ICT).

‘Sono infatti questi ‘ continua Spacca ‘ settori strategici per l’intera economia regionale, in virtu` delle profonde ricadute su una molteplicita` di comparti industriali sempre piu` integrati e interdipendenti tra loro e, in generale, su tutti i settori del tessuto produttivo locale’.

Il progetto di distretto risulta coerente con le politiche di sviluppo regionale, in particolare, con quanto previsto nell’ambito dei programmi operativi comunitari 2007-2013, con il Piano d’azione regionale e con le risultanze dei primi bandi del programma nazionale ‘Industria 2015’, finalizzati a favorire e rafforzare l’integrazione tra il sistema della ricerca e i sistemi produttivi che caratterizzano la Regione Marche. L’elaborato finale e` propedeutico alla firma dell’accordo di programma quadro e prevede come copertura finanziaria 50 milioni di euro del progetto. .

Fonte: www.regione.marche.it

 


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