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Edilizia, arriva il passaporto formativo
Il corso formativo obbligatorio di 16 ore e un libretto di formazione per certificare il profilo professionale del lavoratore

Presentate il 22 settembre scorso a Roma presso il Palazzo delle Esposizioni, in occasione dell’apertura delle giornate per la formazione nell’edilizia organizzate da INAIL, Formedil (Ente nazionale per la formazione e l’Addestramento professionale nell’Edilizia), Ministero del Lavoro e Conferenza Stato-Regioni, le iniziative per tutti i nuovi lavoratori edili: un corso di formazione obbligatorio di 16 ore e un libretto di formazione, una sorta di “passaporto” che certifica il profilo professionale.

L’iniziativa fa parte delle strategie previste dal contratto nazionale del settore.

Ogni impresa del settore edile dovrà fare partecipare preventivamente il proprio nuovo personale ad uno specifico corso di base, da una parte, per contrastare il sommerso e, dall’altra, per ridurre il numero di infortuni.

Il corso sarà gratuito per l’azienda e si svolgerà all’interno delle scuole edili nazionali.

Secondo quanto stabilito dall’intesa, già operativa in fase sperimentale, tutti gli operai che per la prima volta entrano in un cantiere debbono frequentare un corso di preparazione di 16 ore.

Dopo i primi otto mesi di prova, hanno già frequentato i corsi oltre 15.000.000 operai appartenenti a circa 13.000.000aziende.

L’obiettivo, oltre alla finalità primaria di ridurre la possibilità di infortuni, è anche di agevolare l’impatto iniziale tra lavoratore e azienda.

Le 16 ore sono il punto di partenza di un percorso formativo, che intende accompagnare la vita professionale del lavoratore e rappresentano una prima garanzia della qualità delle risorse umane, della regolarità dei rapporti di lavoro e della sicurezza, nonché un mezzo per intercettare i nuovi lavoratori e dare loro una formazione di base prima di entrare in cantiere.

Una banca dati rilascia un libretto che certifica le competenze di ogni singolo operaio, e con essa verrà garantito, entro la fine del 2009, il censimento delle competenze di ogni singolo lavoratore sulla base di un repertorio nazionale condiviso: ciò consentirà di monitorare costantemente l’offerta formativa di settore e di seguire in tempo reale i suoi utenti.

Tale modalità operativa contribuirà in modo determinante a contrastare il lavoro irregolare e consentirà al sistema paritetico di conoscere in tempo reale il valore professionale del proprio patrimonio umano.

Dossier Passaporto” formativo per chi lavora nell’edilizia

Fonte: Governo


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