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Rischio idrogeologico, piano straordinario da 4 miliardi
All'audizione alla Camera il Ministro Prestigiacomo parla del dissesto idrogeologico, dei rifiuti e della lotta alle ecomafie
Si è tenuta nei giorni scorsi in Commissione ambiente della Camera dei Deputati l’audizione del Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Diverse le questioni trattate dal Ministro, prima fra tutte lo schema di decreto legge per l’istituzione di un apposito Piano nazionale per il rischio idrogeologico.
Il provvedimento è stato presentato dal Ministro Prestigiacomo in Consiglio dei Ministri e attende ora una risposta sulla copertura finanziaria dal Ministro dell’Economia.
Il Dl prevede lo stanziamento di circa 4 miliardi di euro in 10 anni, che andrebbero a coprire i primi «150-200 interventi urgenti». Sempre in riferimento al piano straordinario il Ministro ha proposto la costituzione di una commissione tecnica che dovrà redigere un nuovo piano entro 60 giorni dal proprio insediamento.
Ed ha riferito che nel frattempo ha aumentato di 50 milioni di euro lo stanziamento per il dissesto idrogeologico.
Prestigiacomo ha poi parlato dell’emergenza rifiuti in Sicilia. Citando i dati dell’Agenzia regionale per l’ambiente, il Ministro ha detto che occorrono almeno 6 anni prima dell’avvio definitivo degli impianti di termovalorizzazione. Sarà fatto comunque il possibile per renderne operativo almeno uno entro due anni e mezzo.
«Nel frattempo – ha aggiunto Prestigiacomo – bisognerà realizzare nuove discariche ed allargare quelle esistenti». Nel corso dell’audizione il Ministro dell’Ambiente ha rivendicato l’azione di contrasto alle ecomafie condotta dal dicastero da lei presieduto che «da ultimo ha portato al protocollo d’intesa con la Direzione nazionale antimafia».
Su questo fronte si inserisce anche l’intervento di monitoraggio delle cosiddette “navi a perdere”, in merito al quale il Ministro ha annunciato la possibilità di intervenire a largo delle coste di Maratea, in Basilicata, su quello che potrebbe essere altro relitto sospetto.
La lotta alle ecomafie sarà condotta anche attraverso la promozione di atteggiamenti responsabili tramite la predisposizione di una materia ambientale ad hoc che il Ministero dell’Ambiente sta studiando con la collaborazione del Ministero della Pubblica Istruzione.
Fonte: www.minambiente.it
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