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Appalti: rischio aumento della contribuzione all'Authority
La situazione è conseguente al calo delle entrate da parte dei soggetti pubblici e privati e alle misure adottate con la Legge finanziaria 2010
L’Autorità ha illustrato agli stakeholders lo schema della delibera annuale, prevista dal Codice dei contratti, con la determinazione delle contribuzioni dovute dai soggetti pubblici e privati per la partecipazione alle gare pubbliche di lavori servizi e forniture, nonché le modalità per la loro riscossione.
Hanno partecipato al tavolo rappresentanti di ABI, ANCI, ANCPL, CONFAPI, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI, CONFINDUSTRIA, CNA, ENEL, ENI, FERSERVIZI, ANCST/LEGACOOP, UCSI.
L’Autorità ha evidenziato l’effetto fortemente negativo sul proprio bilancio 2009 e su quello previsionale 2010, 2011 e 2012 della riduzione del numero dei contratti riscontrata nel 2009.
Due sono i fatti preoccupanti: il primo è rappresentato del calo delle gare riscontrate nel 2009 rispetto al 2008 scesi nel loro insieme del 2%; il secondo fatto è rappresentato dalla frammentazione dei contratti in lotti molto piccoli, affidati direttamente e sottratti al pagamento dei contributi alla Autorità.
L’effetto di questi due fattori si è tradotto in una riduzione delle entrate contributive della Autorità di circa 8 milioni di Euro su base annua che in percentuale rispetto al totale delle entrate del 2008 rappresentano una riduzione pari a circa il 18%.
In valore assoluto le entrate contributive del 2009 sono state 37,8 milioni di euro contro i 45,5 del 2008.
Le previsioni di entrate contributive per il triennio 2010 al 2012 sono di un progressivo recupero della erosione contributiva subita nel 2009 e di un progressivo aumento del numero dei contratti sopra soglia, soggetti a contribuzione.
Gli operatori del mercato hanno manifestato forti preoccupazioni avendo rilevato come a questi effetti negativi si siano aggiunti quelli della legge finanziaria 2009 che ha imposto alla Autorità il versamento, entro il 31 gennaio 2010, di un contributo di 7 milioni di euro a favore della Autorità Antitrust, di 0,3 milioni di euro a favore della Autorità della Privacy e una riduzione di 2 milioni del contributo dello Stato.
Ciò comporta infatti un peggioramento di 9,3 milioni di euro dei saldi di bilancio 2010 della Autorità che era già previsto in rosso per 4,7 milioni di euro.
Tale deficit, di per sé compatibile con le disponibilità della Autorità, era previsto a fronte di un piano di investimenti informatici, logistici ed organizzativi intrapresi per potenziare i servizi e la propria azione di vigilanza e regolazione del mercato e già in atto per complessivi 32milioni di euro circa.
Nel corso dell’incontro l’Autorità ha rappresentato che, nonostante il momento di difficoltà, intende, per ora confermare anche per il 2010 il livello dei contributi in essere nel 2009.
L’autorità si è comunque riservata di ritornare sulla propria decisone nel secondo semestre del 2010 per adattarla alla situazione che si determinerà in esito alla applicazione della legge finanziaria 2009 e alla predisposizione di quella per il 2010.
“Per poter proseguire nello svolgimento della propria attività istituzionale nel 2011 l’Autorità potrebbe essere costretta – ha commentato il presidente dell’AVCP Luigi Giampaolino a margine dell’incontro – ad aumentare l’entità delle contribuzioni a carico degli operatori del mercato vigilato che sono in massima parte piccoli e medi imprenditori che attraversano una fase di crisi acuta”.
Fonte: Autorità Lavori pubblici
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