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Frane in Calabria: sopralluogo della Protezione cvile
La Regione chiede lo stato di calamità e intanto si lavora per ripristinare e mettere in sicurezza i servizi essenziali

La Giunta regionale, convocata d’urgenza dal Presidente Agazio Loiero, ha fatto in questi giorni una ricognizione dei danni provocati dal maltempo su tutto il territorio regionale.

Considerata la gravità delle conseguenze provocate dai fenomeni atmosferici verificatesi in Calabria in questi ultimi giorni, che hanno causato, tra l’altro, frane, smottamenti esondazioni, interruzioni di pubblici servizi, situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità, l’Esecutivo, su proposta dello stesso Presidente, ha deliberato di chiedere al Governo lo stato di calamità.

Inoltre, la Giunta ha deciso di trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – dipartimento Protezione Civile, il dossier in istruttoria relativo al censimento dei danni provocati dalle avversità metereologiche.

Guido Bertolaso si è recato il 17 febbraio a Maierato in Calabria per esaminare insieme ai sindaci di tutti i paesi colpiti dal maltempo negli ultimi giorni i gravi danni causati dalle frane.

Il Capo Dipartimento, dopo aver parlato con tutte le autorità locali presenti all’incontro per un breve esame della situazione, ha annunciato l’intenzione di ritornare nella regione durante il fine settimana.

Bertolaso visiterà tutti i comuni colpiti da frane, dissesti, alluvioni e interruzioni di viabilità per fare un piano operativo con i sindaci e per valutare gli interventi da effettuare a partire dalla prossima settimana. 

Per quanto riguarda il comune di Maierato, la zona interessata dalla frana – il cui fronte stimato è di circa un chilometro –  è costantemente monitorata dagli esperti della Protezione civile nazionale e della Commissione Grandi Rischi.

Durante i sopralluoghi effettuati stamattina sull’area sono stati scoperti due piccoli laghi, formati in seguito al cedimento del terreno su alcuni piccoli corsi d’acqua, che non destano preoccupazioni.

Si avvia alla normalizzazione la situazione che coinvolge i 2300 sfollati, anche se per il momento potranno rientrare nelle case solo gli abitanti del centro storico. Successivamente, dopo ulteriori controlli sull’agibilità delle zone più vicine al fronte della frana, si valuterà il rientro di tutto il resto della cittadinanza.

Gli abitanti che non hanno trovato una sistemazione presso parenti e amici sono stati trasferiti a Vibo Valentia: 250 persone sono state alloggiate nella scuola della Polizia di Stato e 20 sono invece ospitate nel palazzetto dello sport.

Le criticità che si stanno affrontando in questo momento nel paese riguardano il ripristino e la messa in sicurezza dei servizi essenziali, come ad esempio l’erogazione dell’acqua e del gas, per la quale sono ancora necessari 2-3 giorni di lavori.

Fonte: Regione Calabria e Protezione Civile 


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