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Trento: contributi per gli interventi di risparmio energetico
Approvato dalla Giunta il bando 2010 con incentivi per veicoli ecologici e contenimento dell'inquinamento luminoso

La Giunta provinciale ha assunto due deliberazioni che riguardano gli incentivi 2010, nel campo del risparmio energetico e della produzione di energia da fonte rinnovabile, per i veicoli a basso impatto ambientale e il contenimento dell’inquinamento luminoso.

I provvedimenti adottati, pur con alcune modifiche, rimangono nel solco già tracciato dai bandi precedenti, con la conferma del vigente sistema che prevede due distinte procedure, quella “semplificata”, per gli interventi già realizzati con un limite massimo di spesa ammessa fino a 40 mila euro Iva inclusa, e quella “valutativa”, per importi superiori, dove è richiesta la presentazione della domanda prima di iniziare i lavori.

Questa suddivisione si conferma snella ed estremamente positiva, perché il cittadino, per gli interventi di importo relativamente modesto, può vedersi accreditare il contributo direttamente sul proprio conto corrente al termine dei lavori.

Non più, quindi, tempi lunghi legati alla presentazione della domanda, all’istruttoria e alla successiva concessione del contributo, bensì una semplice telefonata di prenotazione al contact-center, rendicontazione dell’intervento presso una sportello di gradimento del cittadino e pagamento del contributo con accredito dell’importo direttamente sul conto corrente.

Per questi interventi che si effettuano con procedura semplificata, la Giunta provinciale ha incaricato l’Agenzia provinciale per l’energia di mettere a disposizione sul proprio bilancio 2010 un budget complessivo non inferiore a 7.000.000 di euro.

Per i contributi relativi agli interventi che si effettuano con la procedura valutativa, l’Agenzia dovrà reperire i fondi dall’avanzo di amministrazione del proprio bilancio 2009.

Rispetto ai criteri in essere negli anni precedenti, quelli relativi a quest’anno si differenziano essenzialmente per:
– l’attivazione, tra gli interventi ammissibili a contributo, di quelli previsti dalla L.P. 3 ottobre 2007, n.16 “Risparmio energetico e inquinamento luminoso” (art. 2, comma 1, lett. g e 5) e relativi agli aiuti riservati ai Comuni per la predisposizione di piani per la riduzione dell’inquinamento luminoso e di altri incentivi a favore sia di imprese che di privati per il risanamento degli impianti di illuminazione;

– la ridefinizione dei parametri tecnici ed economici contenuti nelle “schede tecniche”, che riassumono anche in funzione istruttoria e operativa le n. 26 tipologie/tecnologie già individuate nei criteri degli anni precedenti, con riferimento agli incentivi previsti dalla L.P. 29 maggio 1980, n. 14 e s.m. e della L.P. 3 ottobre 2007, n. 16;

– l’attivazione, nell’ambito dei criteri per i veicoli a basso impatto ambientale, di una nuova tipologia relativa all’acquisto di nuove unità di navigazione a motore elettrico, attivabile però unicamente nei confronti di richiedenti che siano in possesso di autorizzazione per il trasposto pubblico non di linea rilasciata dal Servizio Trasporti pubblici della Provincia;

-il mantenimento delle disposizioni contenute nel Regolamento CE n. 800/2008 nell’ambito della “procedura valutativa” per i beneficiari “imprese”, che rappresenta l’alternativa al regime “de minimis”, questo ultimo peraltro obbligatorio nell’ambito della procedura semplificata;

– una lieve diminuzione delle percentuali di contributo relative ad imprese e privati rispetto ai criteri dell’anno 2009, comprese quelle relative ad imprese che presentano domanda a valere sulla procedura valutativa e che si avvalgono delle disposizioni del Regolamento CE n. 800/2008: ciò per tenere in debita considerazione sia gli effetti indotti sui costi degli impianti, derivanti dai miglioramenti tecnologici e sia i sempre maggiori vantaggi economici che gli interventi di risparmio energetico e di produzione di energia da fonte rinnovabile comportano, a prescindere dall’entità del contributo;

l’esclusione degli enti pubblici e degli enti strumentali dai contributi di cui alle tipologie/tecnologie previste nei criteri, ad eccezione di quelle individuate alle schede tecniche n. 1, 2 e 22 (piani, studi, diagnosi energetiche, interventi dimostrativi, ecc.).
Questo perché gli investimenti relativi ad interventi di risparmio energetico e di produzione di energia da fonte rinnovabile possono essere riconosciuti come spesa ammissibile a valere sui trasferimenti in materia di finanza locale (e di ciò ne verrà tenuto conto) , ovvero a valere su altre leggi di settore: le “schede tecniche” costituiscono comunque necessario riferimento per l’istruttoria anche degli interventi direttamente eseguiti dagli enti pubblici e dagli enti strumentali e l’Agenzia provinciale per l’energia rimane a disposizione per fornire tutto il supporto tecnico richiesto;

– il mantenimento delle disposizioni sulla non cumulabilità dei contributi con altre agevolazioni, per tener conto delle disposizioni statali, in particolare il decreto legislativo n. 115/2008;

– il mantenimento dell’obbligo, a carico dei beneficiari del contributo, di cedere alla Provincia il diritto al ritiro dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) eventualmente rilasciati dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG), a fronte della realizzazione degli interventi di risparmio energetico nell’ambito della “procedura semplificata” e la volontarietà della cessione del diritto nell’ambito della “procedura valutativa”;

– la previsione di misure di coordinamento tra la disciplina incentivante del settore energia e analoghe forme di contribuzione attuate da altri settori dell’amministrazione provinciale (industria, turismo, artigianato e commercio, agricoltura, ecc.).

Il bando definisce gli aspetti organizzativi, operativi e temporali per la richiesta di contributi per le tipologie previste nei criteri.
La data di inizio del bando è stabilita al 26 maggio p.v. La data di chiusura è fissata al 5 novembre 2010.

Con alcune modalità ed eccezioni sarà comunque possibile iniziare o completare gli interventi agevolati anche fra la data di chiusura del bando e quella di apertura del successivo (2011), al fine di non ostacolare l’attività delle imprese artigiane in un periodo delicatissimo quale quello che viviamo.

Fonte: www.provincia.tn.it

 


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