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Rifiuti da costruzione e demolizione: nuova direttiva in Abruzzo
La Giunta regionale dà nuove regole ai Comuni per la gestione dei rifiuti inerti

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale all’Ambiente Daniela Stati, ha approvato, una Direttiva sui rifiuti da costruzione e demolizione.

L’obiettivo è di definire e uniformare sul territorio regionale le modalità applicative, di competenza dei Comuni, ai sensi dell’art. 39, comma 2 della L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i., della tracciabilità dei rifiuti da costruzione e demolizione (C&D) e per accertare le loro quantità.

La Direttiva in questione è consultabile sul sito della Regione abruzzo nell’area ambiente. La produzione dei rifiuti da C&D in Abruzzo, ovvero essenzialmente rifiuti inerti, secondo i dati più recenti, ammonta a circa 206.309 ton., pari al 22% del totale dei rifiuti speciali prodotti, di cui risulta (ma il dato è tutto da verificare), che l’ 83.8% risultano avviati a recupero.

Il quadro riepilogativo della produzione di rifiuti da C&D, per singola provincia è il seguente: L’Aquila, Ton.38.814; Chieti, Ton 68.740; Pescara, Ton. 55.216, Teramo Ton.48.039.

La composizione dei materiali da C&D è piuttosto variabile, sia per la diversa origine dei rifiuti sia per altre motivazioni, quali ad esempio le tecniche costruttive locali, il clima, l’attività economica e lo sviluppo tecnologico della zona, nonché la disponibilità locale di materie prime e materiali da costruzione.

“Era necessario – ha aggiunto l’assessore – giungere ad una direttiva che in questo settore, uniformasse le modalità applicative della L.R. 45/07 da parte dei Comuni che, purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi, disattendono le disposizioni regionali.
Lo si è fatto attraverso la condivisione con tutti gli attori del sistema (Province e Associazioni EE.LL. e di categoria), cercando di giungere alla soluzione migliore.

Con questa Direttiva, il Comune deve prevedere che per ogni intervento edilizio derivante da concessione edilizia, autorizzazione, dichiarazione di inizio attività o altro atto comunale di assenso, il titolare del provvedimento autorizzativo o il direttore dei lavori, dichiari la stima dell’entità e della tipologia dei rifiuti da C&D che sono prodotti, l’autocertificazione attestante la presenza o meno di sostanze contenenti amianto nell’unità catastale oggetto di intervento ed il luogo o impianto ove si intende conferire i rifiuti da C&D”.

“Sono certa – ha proseguito – che i Comuni si daranno da fare per applicare correttamente le nuove direttive per migliorare la gestione dei rifiuti da C&D che spesso vengono invece abbandonati e/o smaltiti in modo incontrollato e aiutino a diffondere una cultura del riciclo degli stessi.

A questa direttiva seguirà presto la definizione di un accordo quadro regionale su tutta le gestione dei rifiuti da C&D per il quale abbiamo definito un testo per la relativa concertazione. E’ necessario che il ciclo dei rifiuti speciali sia sempre più improntato al rispetto dell’ambiente e funzionale allo sviluppo di imprese sane ed efficienti”.

Fonte: www.regione.abruzzo.it

 


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