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Marche: nuova proposta di legge sul Piano casa
Il testo integra la precedente normativa regionale (l.r. 22/2009) apportando integrazioni e correzioni, modo da agevolare e incentivare i lavori
Riavviare l’attivita` edilizia per fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche costruttive sostenibili: il tutto all’insegna della semplificazione legislativa.
Sono le finalita` di una proposta di legge che la Giunta regionale ha inviato in Consiglio per l’adozione.
Il testo integra la precedente normativa regionale (la 22/2009, meglio nota come ‘Piano casa’) che non ha avuto le ricadute positive attese in termini di ‘cantieri aperti’ e di sostegno all’indotto edilizio.
‘In un momento di crisi internazionale che fa sentire le sue ricadute negative anche nelle Marche ‘ afferma l’assessore all“Urbanistica, Luigi Viventi ‘ e` necessario attivare tutte le leve economiche in grado di sostenere l’occupazione e gli investimenti.
Sul Piano casa la Regione aveva fatto molto affidamento per rilanciare il settore, ma la sua applicazione non ha avuto quelle risposte attese anche dagli imprenditori del comparto.
E` necessario, pertanto, apportare correttivi alla normativa, in modo da agevolare e incentivare i lavori, rilanciando un indotto la cui stagnazione ha ricadute negative sull’intero sistema regionale’.
Le modifiche alla precedente legge, rileva Viventi, ‘intendono conseguire un duplice obiettivo: apportare quelle integrazioni e correzioni che l’applicazione del Piano casa ha reso necessarie ed evidenti; introdurre ulteriori innovazioni e miglioramenti al testo, per sostenere il rilancio dell’attivita` edilizia in un momento di crisi del settore’.
La proposta di legge e` stata redatta a seguito di consultazioni e incontri con le Associazioni di categoria e con l’Anci (Comuni). I tecnici dell’Associazione dei comuni, sottolinea l’assessore, ‘hanno contribuito fattivamente alla stesura del nuovo testo’. La proposta si compone di otto articoli.
Le novita` introdotte mirano, innanzitutto, a favorire la piena utilizzazione della volumetria consentita negli ampliamenti, senza alterare la sagoma dell’edificio.
Inoltre l’obiettivo del miglioramento dell’efficienza energetica viene perseguito senza creare oneri eccessivi, in termini di costi e di adempimenti burocratici, ai cittadini e alle imprese.
Altre novita` riguardano la possibilita` di cumulare gli incrementi volumetrici consentiti dalle diverse leggi, la regolamentazione di quelli previsti negli ambiti di tutela integrale definiti dal Ppar (Piano paesistico ambientale regionale o dai Piani regolatori comunali adeguati al Ppar) e nelle aree classificate P2 (pericolosita` non elevata) dal Pai (Piano di assetto idrogeologico).
Viene meglio stabilito, inoltre, il ‘momento temporale’ cui fare riferimento per l’applicazione della legge regionale relativamente alla ‘destinazione in atto’.
Altra novita` riguarda l’abrogazione di un comma della precedente legge regionale relativo alla modalita` di affidamento dei contratti di lavoro sotto soglia comunitaria: ‘L’abrogazione ‘ afferma Viventi ‘ si rende necessaria considerate le difficolta` di applicazione che questa ha comportato per le amministrazioni interessate’. E` previsto, poi, il prolungamento del periodo di presentazione delle domande (nuove termine: 31 dicembre 2011) e un’ulteriore proroga di 45 giorni, concessa ai Comuni, per adeguare gli atti adottati alle prescrizioni della proposta di legge.
Fonte: www.regione.marche.it
www.ediliziaurbanistica.it