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Sicurezza nei cantieri in Basilicata
La Feneal-Uil regionale propone un’indagine specifica per la valutazione dei rischi nel settore delle costruzioni e la redazione di un manuale per gli operai del settore

“I dati Inail relativi alla denuncia infortuni registrano una ulteriore diminuzione rispetto agli anni precedenti riconfermando un trend positivo, ma essendo drammi personali, familiari e costi sociali restano sempre troppi gli incidenti sul lavoro.

Anche nel settore delle costruzioni, i numeri degli infortuni sul lavoro, specie quelli mortali, sono calati e riteniamo in questo senso di aver contribuito positivamente a consolidare un’inversione di tendenza, non solo come FeNEAL UIL, ma soprattutto attraverso il sistema dei CPT (i Comitati Tecnici per la Prevenzione degli Infortuni).

I CPT sono infatti sempre di più, per le imprese ed i lavoratori, uno strumento di consulenza tecnica nel cantiere. E anche l’ultimo rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, oltre che il decreto legislativo 81, ne rilanciano il ruolo”.

E’ il commento del segretario generale regionale della FeNEAL UIL, Domenico Palma, rinnovando tre proposte operative per “non abbassare la guardia” in tema di sicurezza nei cantieri:
un’indagine specifica per la valutazione dei rischi nel settore delle costruzioni;
protocolli di intesa (come quelli già firmati presso le Prefetture di Potenza e di Matera) sulla sicurezza sul territorio che coinvolgano oltre alle parti sociali le Scuole Edili;
– un monitoraggio sull’attuazione degli interventi previsti dall’A.P. “Piani Formativi Territoriali per la Sicurezza sul lavoro” del Dipartimento Formazione-Lavoro della Regione, affidati con una spesa di 1.750.000 euro alle Province di Potenza e di Matera.

Da decenni, ormai, insieme alla Scuola Edile, ai sindacati di categoria (Feneal, Filca, Fillea) e ad Ance – dice Palma – affrontiamo il tema della sicurezza nei cantieri nella consapevolezza che informazione, formazione e prevenzione siano strumenti indispensabili per creare una vera e propria cultura della sicurezza stessa.

E’ evidente – aggiunge – che non possiamo accontentarci delle prime indicazioni positive anche perché sul fronte delle malattie e patologie professionali resta ancora molto da fare.

Per questa ragione, in base ad alcune esperienze che le sedi regionali dell’Inail stanno realizzando, mi sembra sicuramente utile proporre la realizzazione di un’indagine specifica per la valutazione dei rischi nel settore delle costruzioni che possa concludersi con la pubblicazione di un manuale.

Penso ad una vera e propria “guida” che consentirà agli operai edili, costantemente esposti ai rischi di lavoro, di effettuare una valutazione corretta di tutti i problemi possibili a cui va incontro il personale dei cantieri edili; di redigere il Documento di valutazione dei rischi (Dvr), il Piano operativo di sicurezza (Pos) e il Piano sostitutivo di sicurezza (Pss), in modo da tener già conto di tutte le novità introdotte dal Testo unico per la sicurezza.

L’obiettivo di questo manuale – aggiunge Palma – è quello di divenire un vero e proprio modello di riferimento per tutti gli organi e gli enti dislocati sul territorio regionale, impegnati sul fronte della prevenzione degli infortuni, perché di fatto possa diventare uno strumento pratico, completo e facilmente utilizzabile da qualsiasi impresa operante nel sempre più complesso settore edile”.

Per il segretario della FeNEAL, infine, “è indispensabile un primo bilancio degli interventi previsti dall’A.P. “Piani Formativi Territoriali per la Sicurezza sul lavoro” voluto dalla Regione per verificare quali azioni sono state messe in campo e quali ostacoli si frappongono per la piena attuazione di un provvedimento regionale sicuramente innovativo che si è scontrato con la malaburocrazia regionale e delle due Province”.

Fonte: www.basilicatanet.it

 


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