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Bolzano, in discussione la legge urbanistica
Tra gli obiettivi del ddl ci sono la semplificazione delle procedure, l'accelerazione nell'assegnazione delle aree e l' adeguamento del PUC alle esigenze dei cittadini
La Giunta provinciale ha avviato lo scorso 17 gennaio la discussione sulla legge provinciale di riforma del settore urbanistico, senza però aprire le porte alla speculazione.
Semplificazione delle procedure, accelerazione nell’assegnazione delle aree, adeguamento del PUC alle esigenze dei cittadini: sono alcuni degli obiettivi di fondo di un ddl che impegnerà la Giunta almeno fino all’estate.
Al ddl la Giunta provinciale, che presenta modifiche procedurali ma anche di contenuto, dedicherà una parte di ogni seduta per i prossimi 2-3 mesi: si conta di poter presentare il testo al Consiglio provinciale prima dell’estate.
Il quadro normativo del settore urbanistico sarà aggiornato e reso più omogeneo anche con il coinvolgimento delle parti interessate. Si punta a ridurre la burocrazia e accelerare le procedure, come ad esempio nell’assegnazione di aree: “Ma secondo il principio che l’intesa con i proprietari è la regola, mentre l’esproprio deve diventare l’eccezione”, ha precisato Durnwalder.
Gli interventi prospettati secondo l’impianto dell’assessore Michl Laimer, che verranno ora approfonditi, riguardano tra l’altro:
1)l’introduzione della DIA (dichiarazione di inizio attività) in sostituzione della richiesta di concessione edilizia,
2)il cambio di destinazione da verde boschivo a verde agricolo,
3)le modifiche del PUC (se non sostanziali, potrebbe essere sufficiente l’ok della Giunta comunale),
4)l’ntroduzione di una sorta di PUC “sovracomunale” per le opere che interessano Comuni diversi e che viene elaborato congiuntamente tra gli enti interessati: l’esempio citato è stato quello di Bolzano e Laives.
La nuova legge disciplinerà anche il futuro delle strutture alberghiere dismesse che erano state ampliate qualitativamente: finora infatti solo la cubatura originaria può essere trasformata in edilizia abitativa, mentre quella aggiuntiva viene demolita.
Si discuterà anche dell’introduzione di cosiddette “zone miste”, nelle quali potrebbero trovare posto artigiani e imprenditori ma anche servizi e abitazioni.
“Ma in questo caso bisogna capire bene se è possibile rispettare tutti gli interessi delle parti in causa senza penalizzare qualcuno”, ha anticipato Durnwalder.
Fonte: www.provincia.bz.it
www.ediliziaurbanistica.it