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Edilizia pubblica ed efficienza energetica in Piemonte
Interamente riqualificata una struttura regionale ora in grado di contenere i consumi e di sfruttare fonti energetiche rinnovabili a basso impatto ambientale
Minore produzione di anidride carbonica, meno consumo di gasolio e aria più pulita nella sede dell’Ipla a Torino: una costruzione della tenuta Millerose è diventata, grazie al lavoro dei servizi tecnici della Regione, una “casa passiva”, ovvero un edificio efficiente dal punto di vista energetico e corretto da quello ambientale secondo i parametri internazionali in materia.
Le chiavi della casa – i tecnici la chiamano Puell, ovvero Prefabbricato ad uso uffici energicamente efficiente in legno – sono state consegnate il 14 marzo al presidente dell’Ipla, Lido Riba, ed al direttore Mauro Piazzi da parte degli assessori regionali al Patrimonio, Giovanna Quaglia, ed all’Energia, Massimo Giordano.
“E’ stata interamente riqualificata – ha ricordato Quaglia – una struttura regionale che oggi, grazie all’utilizzo del legno e all’impiego di tecnologie innovative, è in grado di contenere i consumi e di sfruttare fonti energetiche rinnovabili a basso impatto ambientale.
Per comprendere l’impatto è sufficiente fare un confronto con l’attuale parco edilizio, dove gli edifici costruiti con tecniche tradizionali, ma privi di isolamento, raggiungono un fabbisogno energetico di 150 kilowattora per metro quadro rispetto ad un massimo di 30 consumati dalla casa passiva.
Questo intervento rappresenta un notevole passo in avanti nell’applicazione di tecnologie e soluzioni energicamente efficienti, ma anche un esempio concreto per l’amministrazione pubblica, che ha di fronte un modello di riferimento di differenti soluzioni tecnologie ed impiantistiche, alcune assolutamente d’avanguardia, realizzate con criteri di ottimizzazione, efficienza e risparmio energetico”.
“Credo che la Regione debba essere all’avanguardia nel campo del risparmio di energia – ha sostenuto dal canto suo l’assessore Giordano – e dare l’esempio come istituzione è segno di coerenza se si intende attuare una politica che guardi non solo al fabbisogno di energia complessivo, ma anche alla riduzione contemporanea di consumi e di inquinamento atmosferico.
Allestire una casa come questa fornisce un contributo importante per migliorare l’aria che respiriamo, ma serve anche per essere sempre meno dipendenti dai combustibili fossili, una risorsa energetica ormai agli sgoccioli, e privilegiando la fonte rinnovabile nel modo migliore possibile. Sono scelte che sosteniamo anche con misure specifiche del Piano straordinario per l’occupazione: ‘più green’, per incentivare gli interventi di efficienza energetica negli impianti produttivi ricorrendo anche alle fonti rinnovabili, e ‘più risparmio’ per razionalizzare in maniera intelligente i consumi energetici degli edifici pubblici”.
A livello impiantistico l’edificio, di 170 mq, è isolato a cappotto con pannelli in fibra di cellulosa e fibra di legno e rivestito con listelli in legno e la copertura contiene i moduli dei pannelli solari, integrati. Utilizza tecnologie diverse, accostando ad alcune soluzioni già affermate sul mercato (pavimenti radianti, collettori solari termici e fotovoltaico), altre sicuramente più innovative e meno comuni (materiali a cambiamento di fase, recuperatori ad alta efficienza/attivi, elevati spessori di coibentazione), per la realizzazione di un sistema integrato, all’interno del quale sia confortevole lavorare, effettuare attività didattiche ed allo stesso tempo sperimentare soluzioni differenti e complementari, misurando gli effetti degli interventi.
Gli impianti termoidraulici, in particolare quelli di climatizzazione, a servizio della struttura sono stati realizzati tenendo conto di criteri come flessibilità d’uso, bassi costi d’esercizio e manutenzione, massimizzione dei recuperi di calore interni ed esterni, uso dell’energia solare per applicazioni termiche ed elettriche, produzione al minimo di fabbisogni termici da fonti non rinnovabili.
Per il raggiungimento degli obiettivi energetici, senza penalizzare il comfort per gli occupanti, si si è ricorso ad un involucro edilizio con elevate caratteristiche di isolamento, materiali naturali, isolamento esterno in alluminio multIPLAyer, collettori solari integrati in copertura e per integrazione al riscaldamento e raffrescamento, sistema di integrazione solare con pavimento radiante, seguendo il principio di accumulare il calore nel pavimento, recuperatore di calore ad alta efficienza, sistema fotovoltaico, motori elettrici a regolazione elettronica, illuminazione a led e pc a basso consumo.
Fonte: www.regione.piemonte.it
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