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Durc, emessi 225 mila in meno in tre anni
La Feneal Uil lancia l'allarme sui controlli: con la crisi maggiore irregolarità e più lavoro sommerso favoriscono la concorrenza sleale a danno della trasparenza del settore
La Feneal lancia l’allarme: ‘la crisi si fa sempre più drammatica, tra irregolarità ed elusione sempre più imprese e lavoratori fuoriescono dal sistema della bilateralità.
La ricerca – spiega il Antonio Correale Segretario Generale FeNEAL UIL – mette in evidenza le contraddizioni del settore.
Da una parte si riconoscono i grandi risultati che la lotta al falso part-time di sindacati ed imprese ha prodotto, dimezzando il fenomeno nel giro di 4-5 mesi e portando i lavoratori part time da 32.000 a circa 16.000. Dall’altra c’è da rilevare una preoccupante e consistente fuoriuscita di oltre 21mila imprese dal sistema bilaterale.’
Il numero delle imprese e degli operai continua a diminuire drasticamente.
Le ore lavorate sono scese del 26,50%, le imprese del 7% (dati febbraio 2011 sul 2010) e del 14,75% (ottobre 2009 – febbraio 2011); gli operai del 7% (febbraio 2011 su 2010) e del 16,61 (ottobre 2009 – febbraio 2011).
‘Gli andamenti negativi di alcuni indicatori maggiormente significativi quali le ore lavorate, la massa salari, le imprese e gli operai iscritti, potrebbero non essere legati al solo “effetto crisi” – chiarisce il Segretario Nazionale responsabile della contrattazione sindacale in edilizia Massimo Trinci – ma anche ad un nuovo e subdolo “effetto elusione” che sottrae sempre più imprese e lavoratori al sistema di regole degli enti bilaterali. Questa emorragia sta erodendo progressivamente il sistema, rischiando di vanificare nel tempo la rete di regole e controlli che le Parti si sono date affidandone la gestione alla bilateralità.’
Lo studio segnala una consistente e significativa diminuzione del numero dei Durc (Documento Unico di regolarità Contributiva) emessi dal sistema delle casse edili e, al tempo stesso, un aumento di quelli emessi da Inps e Inail, dato che si traduce in una progressiva e forte ripresa del sommerso in edilizia e in una fuoriuscita sempre più consistente di imprese sicuramente edili dal sistema bilaterale di settore.
‘Il proliferare delle casse anomale che favorisce la concorrenza sleale tra le imprese, legittimando situazioni di irregolarità a tutto danno della trasparenza del settore, – spiega Trinci – rappresenta solo un aspetto marginale rispetto al problema rappresentato dalla parziale immersione di una parte delle imprese e dei lavoratori, organizzata da consulenti senza scrupoli e che approfittano della debolezza di alcuni anelli della certificazione della regolarità contributiva.’
‘E’ doveroso – aggiunge Correale – contrastare la crisi e rilanciare l’edilizia a partire dal sostegno alle piccole e medie opere, ma l’impegno in tal senso non deve farci perdere di vista le distorsioni e i fenomeni preoccupanti che rischiano di annientare il settore ed il sistema che con fatica in questi anni lavoratori ed imprese hanno costruito per garantire la legalità e la regolarità in un settore come il nostro.
La crisi non deve e non può costituire un alibi per alimentare forme di elusione contributiva e di concorrenza sleale a danno delle imprese sane e regolari del settore. Per questi motivi la Feneal ritiene opportuno combattere drasticamente questi fenomeni, attraverso il passaggio alla congruità contributiva, l’invarianza dei costi tra lavoro dipendente ed indipendente, stabilendo indicatori come, ad esempio, un numero di committenti sotto il quale non possa parlarsi che di falso lavoro autonomo.’
‘Se a livello ministeriale non si porrà argine a questa degenerazione – conclude Correale – si renderebbe vano il lavoro rigoroso fin qui svolto da tutte le Parti Sociali dell’edilizia in termini di regolarità contributiva del mercato del lavoro e di contrasto ad ogni forma di elusione contributiva e retributiva.
Si dovranno fare convergere tutte le forze per indurre il Ministero del lavoro ad intervenire nei confronti di Inps ed Inail al fine di chiarire in modo definitivo e meno ambiguo che nel settore delle costruzioni la certificazione della regolarità contributiva debba essere rilasciata in via esclusiva dalle Casse Edili costituite ed aventi i requisiti richiesti dalla legge.
Altra risposta potrà essere ricercata analogamente a livello territoriale attraverso la sottoscrizione di accordi con gli Enti Pubblici.’
Leggi lo Studio “‘Rinnovo dei contratti integrativi tra crisi del settore e criticità del sistema contrattuale“
Fonte: Feneal Uil
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