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ERP, pubblicati i regolamenti attuativi della l.r. 3/2010 in Piemonte
Tra le novità l'utilizzo dell'ISEE quale indicatore per l'accesso all'edilizia sociale e la revisione complessiva dei canoni di locazione
La Giunta regionale ha approvato, nel corso dell’ultima seduta, su proposta del Vice Presidente ed Assessore all’edilizia residenziale, Ugo Cavallera, il Regolamento del fondo sociale, ultimo dei sette regolamenti attuativi della legge regionale nr. 3/2010, in materia di assegnazioni e canoni dell’edilizia sociale.
Il provvedimento fa seguito all’adozione, da parte del Consiglio regionale, del regolamento dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia pubblica.
Tutti i sette regolamenti – frutto di un lungo e impegnativo confronto con gli enti locali, le organizzazioni sindacali e le Agenzie territoriali per la casa- sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione di oggi, giovedì 6 ottobre.
“L’approvazione del Regolamento del Fondo sociale è l’ulteriore tassello di un complesso lavoro che vede la Giunta impegnata fin dall’inizio della legislatura. Il filo conduttore è l’attenzione per le fasce deboli, con particolare attenzione agli anziani ed ai portatori di handicap.” – dichiara il Vice Presidente Cavallera.
I Regolamenti entreranno in vigore dal prossimo mese di gennaio: ciò consentirà la piena attuazione di importanti novità in materia.
Tra queste, in particolare, si segnalano:
– l’utilizzo, al fine dell’accesso all’edilizia sociale, dell’ISEE, quale indicatore più idoneo per l’individuazione dei nuclei più bisognosi
– una collocazione degli assegnatari in fasce di canone più articolate, che consentirà una più equa corrispondenza tra reddito percepito e canone dovuto;
– una revisione complessiva dei canoni di locazione, con una graduale applicazione dei medesimi nell’arco di un biennio;
– la facoltà per i Comuni di procedere a frequenti integrazioni delle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi, allo scopo di fornire una più celere risposta ai bisogni abitativi e ai casi di emergenza;
– una rigorosa regolamentazione delle fattispecie di emergenza abitativa, per garantire omogeneità sul territorio regionale;
– una diversa articolazione dei punteggi per la formazione delle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi, con particolare attenzione a nuove tipologie di disagio;
– nuovi parametri dimensionali per l’assegnazione degli alloggi in rapporto alla composizione del nucleo;
– un nuovo meccanismo di attribuzione del fondo sociale, mirato ad una maggiore responsabilizzazione degli assegnatari e degli enti gestori;
– termini più brevi per il rilascio degli alloggi da parte di coloro che hanno perso i requisiti per la permanenza e conseguente maggior disponibilità alloggiativa per gli aventi titolo.
Fonte: Regioni.it
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