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Abusivismo edilizio, maxi sequestro ai clan della camorra in Campania
Sequestrato Parco Primavera, area di oltre 50 mila metri quadrati sulla quale sono stati edificati illegalmente 588 tra appartamenti, posti auto e negozi
L’intero ‘parco Primavera’, che sorge su un’area di oltre 50 mila metri quadrati e’ stato sequestrato dalla Guardia di finanza del Comando provinciale di Napoli in base ad un decreto di sequestro emesso dal giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli, richiesto dai pm della Direzione distrettuale antimafia.
Nel parco sono stati edificati illegalmente 588 tra appartamenti, box, posti auto e negozi. Sequestrate anche 4 societa’ di costruzione e immobiliari, il tutto per un valore di circa 10 mln di euro.
I reati contestati sono di lottizzazione abusiva, falso in atto pubblico e truffa edilizia aggravata dalla finalita’ dell’agevolazione camorristica del clan Di Lauro, attivo alla periferia e in alcuni comuni a nord di Napoli.
Le indagini condotte dagli inquirenti della Dda hanno consentito di ricondurre la speculazione edilizia agli interessi economici di esponenti del clan protagonista di una sanguinosa faida con un gruppo di scissionisti a cavallo tra gli anni 2004-2005. Nelle indagini risultano coinvolti due ex sindaci di Melito, uno dei comuni controllati dal clan Di Lauro.
Uno dei due sindaci e’ Alfredo Cicala condannato per associazione mafiosa ”in quanto componente del clan Di Lauro”, spiegano in Procura, a 5 anni di reclusione, sentenza emessa il 15 febbraio 2008 e a 6 anni e 4 mesi in base ad una sentenza del 28 ottobre 2009.
L’attivita’ investigativa dei pm della Dda ha ricevuto la collaborazione di due pentiti Giovanni Piana e Maurizio Prestieri che hanno definito l’ex sindaco referente politico del clan a Melito ”tanto da assurgere ad intraneo -spiegano i pm- al gruppo camorristico”.
“In Campania negli ultimi 5 anni 18 comuni su 22 sciolti per mafia causa cemento illegale”
“In Campania i clan sono armati di cemento, abusivo, lottizzato e criminale.
Il cemento, il movimento terra, gli appalti continuano a rivelarsi una straordinaria “lavanderia” per riciclare soldi e ormai la prima grande voce del bilancio della criminalità organizzata.
In Campania ben il 67% dei Comuni che sono stati sciolti per mafia dal 1991 a oggi, lo sono stati proprio per abusivismo edilizio. E la percentuale dal 2005 al 2010 è salita ancora fino all’ 82%: 18 su 22.”
In una nota Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania commenta il mega sequestro di una lottizzazione abusiva del Parco Primavera a Melito in provincia di Napoli riciclaggio dei soldi del clan Di Lauro.
“Da sempre in Campania- conclude il presidente di Legambiente Campania- l’intero ciclo del cemento è nelle loro mani, occasione di accumulazione di capitali e insostituibile lavanderia per riciclare soldi sporchi e diventare strumento di controllo del territorio.
Dalle cave al movimento terra, dalla produzione del calcestruzzo ai cantieri, dagli appalti ai subappalti, e’ tutto in mano loro.
L’operazione della magistratura e della Dda è la strada maestra : colpire il cemento illegale significa soprattutto colpire al cuore ed al portafoglio dei clan”.
Fonti: Adnkronos e Legambiente
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