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Abusi edilizi, in Campania scendono in campo i vigili urbani
Le Procure di Avellino e Napoli puntano sulla collaborazione della polizia municipale e di quella giudiziaria per non far cadere in prescrizione i processi contro i reati di abusi edilizi
Nella lotta contro gli abusi edilizi in Campania scendono in campo anche i vigili urbani e la polizia giudiziaria.
Per evitare la prescrizione dei reati edilizi in conseguenza dei frequenti rinvii delle udienze dibattimentali, dovuti all’invio di notizie di reato incomplete o per l’oggettiva impossibilità di presentazione dei tecnici comunali citati per l’escussione dibattimentale, la Procura di Avellino ha emanato una nota in cui consente che le annotazioni tecniche dei vigili e della polizia giudiziaria vengono innestate direttamente nel fascicolo dibattimentale, consentendo una velocizzazione dell’iter processuale.
“Si rende necessario che “nella redazione delle informative di reato concernenti abusivismo edilizio ec d.P.R. 380/2011 – in caso di sequestro dell’opera abusiva – siano contenuti nel relativo verbale indicazioni sulla destinazione urbanistica della zona nella quale è ubicato il manufatto, sulla esistenza di eventuali vincoli territoriali, sul rispetto delle norme previste per le opere in cemento armato“.
Tanto nell’intento di pervenire ad una contrazione dei tempi di definizione dei relativi processi in fase dibattimentale, anche in considerazione del fatto che il verbale di sequestro è atto irripetibile che confluisce nel fascicolo del dibattimento”.
“Quando non si sia fatto luogo a sequestro – spiega la nota della Procura – si rende necessario che “gli elementi sopra descritti siano comunque indicati in un atto separato dalla redazione del tecnico comunale, relazione che andrà in ogni caso acquisitia e trasmessa alla Procura della Repubblica per far sì che il pubblico ministero possa produrla in udienza“”.
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