MAGGIOLI EDITORE - Edilizia urbanistica: notizie, leggi e normative per Enti Locali e professionisti
Emilia Romagna, Comune di Bologna contro gli affitti in nero
L'amministrazione comunale informa che chi denuncerà avrà diritto a un contratto di 4+4 anni scontato del 10%
Nei giorni caldi della discussione sul bilancio 2012, dal Comune di Bologna arriva forte l’invito a denunciare gli affitti in nero.
“Denunciate, denunciate, denunciate”, è stato l’invito della vicesindaco Silvia Giannini, che ha voluto così anche rispondere ai timori dei sindacati, preoccupati per il possibile boom di contratti illegali dopo la stangata in arrivo con l’Imu sulle seconde case.
A venire incontro agli inquilini in nero, ha spiegato l’assessore alla casa Riccardo Malagoli, è in particolare una norma contenuta nella legge sulla cedolare secca: “Chi denuncia ha diritto a un contratto di 4+4 anni con un affitto del 10% rispetto al prezzo di mercato basato sulle rendite catastali“.
C’é un caso a Roma, ha proseguito Malagoli, “di una persona che pagava 800 euro e ora ne versa solo 80 al mese”.
Per questo, a breve, il Comune ha intenzione di lanciare una campagna di comunicazione: “La faremo sicuramente, sul nostro sito e non solo”, hanno assicurato entrambi gli assessori. In question time, inoltre, è stato sollevato dal consigliere comunale Pdl Michele Facci il rischio di evasione fiscale delle coppie che, per usufruire delle detrazioni prima casa, mantengono due residenze diverse: “Questo fenomeno è dilagato, é una piega nazionale che va eliminata”, ha riconosciuto Giannini, spiegando però “che i controlli per contrastare questo costume diffuso non sono così semplici”.
L’amministrazione, comunque, non si tirerà indietro. “Faremo il massimo possibile”, ha sottolineato Giannini, a cui ha fatto eco lo stesso Malagoli: “Controlleremo casa per casa”.
Con il passaggio da Ici a Imu, ha sottolineato Giannini, almeno le coppie sposate non saranno penalizzate rispetto a quelle conviventi: “Con l’Imu coppie coniugate e non vanno di fatto su un piano di parità, mentre la vecchia Ici tendeva a favorire le coppie conviventi, ma residenti in immobili diversi, in quanto faceva riferimento al concetto di nucleo familiare”.
Fonte: Ansa
www.ediliziaurbanistica.it