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Urbanistica, la rinascita di Tor Bella Monaca a Roma
Ok della Commissione comunale al progetto di demolizione delle prime due torri e costruzione di alloggi pubblici per 900 famiglie
La commissione Urbanistica ha licenziato la proposta di delibera per la demolizione e ricostruzione delle Torri del quartiere di Tor Bella Monaca, nella periferia est della Capitale.
Questo provvedimento, che approderà prossimamente in Aula Giulio Cesare, mira a riqualificare un quartiere che ha consolidato negli anni una serie di criticità.
Il progetto, firmato dall’architetto Leon Krier, che punta a trasformare Tor Bella Monaca in una nuova Garbatella, partirà con la demolizione delle prime due torri e prevede la costruzione di abitazioni di edilizia residenziale pubblica per le 900 famiglie che oggi vivono nelle due torri che costituiscono il comparto, insieme a una serie di altri edifici a schiera.
In base al premio di cubatura previsto per chi demolisce e ricostruisce, oltre a queste 900 case popolari ne verranno costruite altre 1800 (il rapporto è infatti di uno a due), due terzi della quali saranno vendute a valore di mercato mentre il resto sarà utilizzato per l’housing sociale o a canone calmierato.
“Questa amministrazione – ha spiegato il presidente della commissione Urbanistica di Roma Capitale, Marco Di Cosimo – affronta in maniera organica questa tematica, programmando un nuovo impianto urbanistico ed edilizio. Al posto dell’attuale tipologia ‘a stecca e a torre’ che, oltre a essere superata dal punto di vista estetico e architettonico, crea ‘non luoghi’ causa di disagio sociale, si realizzeranno edifici a 4-5 piani non a fronte continuo, certamente a misura d’uomo, che beneficeranno di luoghi di aggregazione, e nei quali si riconosceranno elementi tipici dell’edilizia romana, come quelli presenti nello storico quartiere di Garbatella.
Una scelta, quella di procedere nella direzione dei rendere inclusivo, a misura d’uomo e vivibile l’intero territorio della Capitale, che va oltre la passata concezione urbanistica e riporta in primo piano le esigenze reali dei cittadini”.
Fonte: Ansa
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