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Il Comune paga per i ritardi delle pratiche
Ente locale costretto a pagare 50 euro al giorno per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione della sentenza
Il ritardo delle procedure amministrative può costare caro al Comune.
E’ capitato al Comune di Bari che è stato condannato fal TAR Puglia, sez. di Bari con la sentenza n. 254 del 26 gennaio scorso, a pagare 50 euro al giorno per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione della sentenza rispetto al termine assegnato dal Giudice Amministrativo perchè non aveva rispettato il termine fissato dal magistrato per effettuare la ritipizzazione di alcuni terreni (da suolo agricolo a edificabile).
La condanna è legittimata dall’art. 114, comma 4, lettera e), del codice del processo amministrativo, che ha mutuato dal codice di procedura civile la nozione di “penalità di mora”, una misura coercitiva indiretta a carattere pecuniario che mira a vincere la resistenza del debitore, inducendolo ad adempiere all’obbligazione sancita a suo carico dall’ordine del giudice.
Questa misura – fanno comprendere i giudici – ha finalità sanzionatoria e non risarcitoria in quanto non cerca di riparare il pregiudizio cagionato dall’esecuzione della sentenza ma vuole sanzionare la disobbedienza alla statuizione giudiziaria e stimolare il debitore all’adempimento.
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