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IMU, per i Comuni proroga al 30 settembre
La novità è contenuta in uno degli emendamenti al decreto fiscale
I Comuni avranno tempo per stabilire le aliquote Imu fino al 30 settembre, invece che fino al 30 giugno.
E’ una delle novità contenute negli emendamenti al decreto fiscale.
Come anticipato dai sindaci, ci sarà anche la possibilità di inserire nei bilanci preventivi le stime del Tesoro sul gettito Imu. Con una specifica: se le stime dell’Economia dovessero risultare troppo alte, la differenza la pagheranno i contribuenti, non lo Stato. Da qui la ragione del differimento del termine per stabilire le aliquote Imu nelle città.
Tra le modifiche proposte ieri dai relatori Azzollini e Baldassarri, c’è anche l’esenzione Imu per gli immobili posseduti dai Comuni e per l’edilizia residenziale, come richiesto dall’Anci.
Il prezzo da pagare sarà però un ulteriore taglio al fondo di riequilibrio, calcolato in 235 milioni nel 2012 e circa 164 milioni nel 2013, con un inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta il Patto.
Altre novità riguardano l’esenzione per i capannoni agricoli ubicati nei Comuni di montagna oltre i mille metri di altezza e le dimore storiche o inagibili, che si dovrebbero vedere dimezzata la base imponibile.
Per le dimore storiche, però, verrebbero allo stesso tempo eliminate le agevolazioni Irpef vigenti.
Fonte: Anci
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