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Lombardia, al via catasto delle reti
Realizzato un inventario delle infrastrutture. Via libera anche agli interventi per l'edilizia sanitaria
La Lombardia sarà la prima regione in Italia a dotarsi di un catasto del sottosuolo, di quello strumento cioè che raccoglie le informazioni su tutte le reti di pubblica utilità presenti in un determinato territorio (telecomunicazioni, gas, elettricità, acqua).
Lo annuncia l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, presentando la misura appena approvata dalla Giunta regionale.
“Si tratta di un intervento dall’importanza capitale da tanti punti di vista – spiega Raimondi – e in primo luogo per il settore delle telecomunicazioni. Infatti uno dei principali ostacoli nella pianificazione degli investimenti in questo campo è quello di non conoscere il dettaglio delle infrastrutture già presenti nel sottosuolo e dunque è difficile prevedere l’intervento che dovrà essere fatto. Con il catasto si eviteranno scavi inutili, con conseguente risparmio di costi (fino al 50% tramite strutture che tengono insieme più reti), disagi e tempi”.
La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alla Sanità Luciano Bresciani, ha anche approvato un finanziamento complessivo di oltre 30 milioni di euro (30.370.000), attinti dal Fondo di Rotazione dell’edilizia sanitaria 2012, per contribuire a realizzare 13 interventi negli ospedali di Brescia (5 milioni), Desenzano del Garda (1,7 milioni), Lecco (2 milioni), Policlinico di Milano (3,8 milioni), San Carlo di Milano (3,3 milioni), Fatebenefratelli di Milano (1,7 milioni), San Paolo di Milano (1,8 milioni), ICP
(2,3 milioni), Melzo (1,2 milioni), Desio (2,3 milioni), Voghera
(1 milione), Busto Arsizio (3,5 milioni), Gallarate (770.000 euro). I finanziamenti serviranno a realizzare diversi lavori di completamento, adeguamento strutturale e ammodernamento delle strutture.
INTERVENTI NECESSARI – “Proseguiamo nell’opera di rinnovamento dei nostri ospedali – spiega Bresciani – che ha visto negli ultimi 10 anni la realizzazione di oltre 600 interventi, con un investimento di circa 4,5 miliardi. In questo momento di ristrettezza per le casse pubbliche, Regione Lombardia, grazie allo strumento del Fondo di Rotazione, che ci consente di far fronte al blocco dei trasferimenti statali sull’edilizia sanitaria, compie una scelta in controtendenza, che va nella direzione di confermare il livello di eccellenza del sistema sanitario e anche di favorire l’ulteriore umanizzazione delle cure e delle prestazioni”.
“Realizzare nuove strutture e migliorare quelle già esistenti – aggiunge Bresciani – significa infatti accogliere chi ha bisogno di assistenza in ambienti non solo più efficienti, basati sulla vera centralità del paziente, ma anche più confortevoli e belli”.
Fonte: Regone Lombardia
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