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Terremoto, oltre 11 miliardi di danni per l'Emilia Romagna
Ok della COmmissione del Senato all'emendamento al decreto sulla spending review che prevede un contributo di 6 miliardi di euro per cittadini e imprese che hanno subito danni 

Ammontano a oltre 13,2 miliardi di euro i danni registrati nelle aree colpite dalle scosse del 20 e 29 maggio scorsi, di cui circa 11,5 miliardi di euro nella Regione Emilia-Romagna.

Di questi, circa 3 miliardi e mezzo sono i danni agli edifici privati (la quasi totalità ad uso abitativo), oltre 732 milioni quelli agli edifici pubblici, 117 milioni e mezzo i danni alle infrastrutture (rete viaria e ferroviaria, sistema idraulico, rete idrica, fognature, gas e rifiuti). I danni al patrimonio storico e artistico ammontano a 2,7 miliardi, quelli alle attività produttive (industria, servizi e agricoltura) a poco più di 5 miliardi.

Il Dipartimento della Protezione civile ha trasmesso oggi a Bruxelles, in anticipo sui tempi indicati dallo stesso Commissario europeo alla politica regionale, Johannes Hahn, il fascicolo relativo alla richiesta di attivazione del Fondo di solidarietà dell’Unione europea per l’emergenza causata dagli eventi sismici che hanno interessato le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.

Dei 13,2 miliardi oltre 700 milioni per le spese di prima emergenza: i costi sostenuti per l’emergenza, invece, superano i 670 milioni di euro in Emilia-Romagna, 37 milioni in Lombardia ed 1,6 milioni in Veneto. I danni stimati ammontano a 980 milioni in Lombardia e 51 milioni in Veneto.

Realizzato in stretta collaborazione con le Regioni interessate – che hanno curato la raccolta dei dati e la quantificazione dei costi per l’emergenza e dei danni al territorio – il dossier sarà ora sottoposto dalla Rappresentanza permanente d’Italia alla Direzione generale politica regionale della Commissione europea, che provvederà a verificare la sussistenza delle condizioni necessarie per l’attivazione del Fondo e l’erogazione di un eventuale contributo.

Il Fondo di Solidarietà dell’Ue – istituito nel 2002 – è rivolto ad integrare gli sforzi degli Stati colpiti da eventi calamitosi e facilitare il rapido ritorno alle normali condizioni di vita nell’area colpita.

“L’approvazione dell’emendamento che comprende gli annunciati 6 miliardi per i cittadini e per le imprese da parte della Commissione parlamentare del Senato rappresenta un risultato di grande rilevanza al quale abbiamo lavorato assieme alle istituzioni locali con determinazione in queste ultime settimane”. E’ il commento del commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani alla notizia del passaggio in Commissione dell’emendamento sul terremoto al decreto della spending review in discussione in questi giorni al Senato.

“In questo modo – continua Errani – si pongono le condizioni per una scelta decisiva a favore delle popolazioni e dei territori colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio scorsi. Mi riferisco al tema delle risorse ed anche alla necessaria semplificazione delle procedure, che ora diventa una cosa concreta e praticabile a partire dal 2013. Con le risorse messe a disposizione con questo emendamento sarà possibile riconoscere ai cittadini il contributo per i danneggiamenti subiti alle abitazioni e alle imprese per i danni alle strutture e ai macchinari, senza alcun onere aggiuntivo e senza appesantimenti burocratici”.

Ai 6 miliardi si aggiungono altri 75 milioni di euro in 3 anni derivanti dai risparmi del Senato, che saranno destinati alla ricostruzione dei beni culturali e delle scuole. Un altro emendamento, inoltre, dà la possibilità ai Comuni colpiti di assumere con contratti di lavoro flessibile 170 unità di personale senza alcun onere aggiuntivo per i Comuni e fuori dai vincoli del patto di stabilità, per consentire loro di svolgere più celermente il lavoro necessario.

“Sono tutti elementi positivi che vanno apprezzati e che possono accelerare la ricostruzione delle nostre abitazioni, delle nostre imprese, del patrimonio artistico e dei luoghi di culto, delle nostre comunità – ha detto Errani –

A questo risultato hanno contribuito il Governo e il Parlamento, a cui va il nostro ringraziamento, anche per aver compreso il ruolo fondamentale del nostro territorio per il futuro del Paese. Attendiamo con fiducia l’approvazione definitiva prima del Senato e poi della Camera di questo importante provvedimento – conclude il presidente Errani –

Assieme al Governo, ai gruppi parlamentari e alle istituzioni locali proseguiremo in un attento lavoro di verifica degli strumenti che rendono possibile la ripresa, proseguendo fin da subito e senza sosta l’impegno che salda la fase dell’emergenza con la fase della ricostruzione”.

Fonte: Regione Emilia Romagna


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