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Piano Città, entro il 5 ottobre i Comuni devono presentare le proposte
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del d.m. 3 agosto 2012 è stata istituita la Cabina di regia
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del d.m. 3 agosto 2012 ha preso il via il Piano città per il recupero delle aree urbane degradate.
Il decreto ministeriale istituisce la Cabina di regia fissando al 5 ottobre di ogni anno il termine entro il quale i Comuni devono presentare le proposte di riqualificazione all’Anci.
La Cabina di regia è composta da un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che ha la funzione di presidente. Ci saranno inoltre un secondo rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, due rappresentanti della Conferenza delle Regioni, un rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze, uno del Ministero dello Sviluppo economico, uno del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, uno del Ministero dell’istruzione, uno del Ministero dell’Ambiente, uno del Ministero per i beni culturali, uno del Ministero dell’Interno, uno del Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione e uno del Ministro per la coesione territoriale.
Inoltre partecipano:
– un rappresentante dell’Agenzia del demanio;
– uno della Cassa depositi e prestiti;
– uno dell’Anci;
– uno del Fondo Investimenti per l’Abitare di CDP Investimenti SGR che ha il ruolo di osservatore;
– uno dei Fondi di investimento istituiti dalla società di gestione del risparmio del Ministero dell’economia e delle finanze.
I Comuni devono mandare le proposte entro il 5 ottobre di ogni anno all’Anci all’indirizzo pianoperlecitta@anci.it e contestualmente informare la cabina di regia inviando una mail a dip.infrastrutture@pec.mit.gov.it.
Terminata la fase istruttoria la Cabina di regia selezionerà le proposte in base ai criteri stabiliti dal Dl Crescita verificando le risorse finanziabili attivabili anche in base alla disponibilità dell’apposito “Fondo per l’attuazione del piano nazionale per le città”.
Il Piano Città è stato catalogato come un intervento di natura straordinaria ma come un vero e proprio strumento operativo, che renderà possibile la presentazione delle proposte anche negli anni successivi alla sua prima attuazione.
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