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Lazio, il Governo impugna il Piano Casa
Secondo il CdM l'articolo 1 della l.r. n. 12/2012 è in contrasto con le norme statali in materia di tutela del paesaggio e di governo del territorio

Non c’è pace per la Regione Lazio. Dopo gli scandali sui rimborsi elettorali  ai consiglieri regionali, ora anche il Piano Casa è “sotto tiro”. Il governo ha deciso, infatti, di impugnare le modifiche apportate al provvedimento di fronte alla Corte costituzionale considerandole in contrasto con le norme statali in materia di tutela del paesaggio e di governo del territorio.

In discussione è stato messo l’articolo 1 della legge regionale n. 12 del 6 agosto scorso, in particolare:

– il comma 7 che prevede cambi a uso non residenziale con interventi di ristrutturazione edilizia, di sostituzione edilizia, con demolizione e ricostruzione, e di completamento anche nei comuni sprovvisti di strumenti urbanistici,

– il comma 11 sui i programmi integrati di riqualificazione urbana e ambientale,secondo il Cdm andrebbe contro la Costituzione, ledendo la potestà legislativa e sarebbe poco chiara per quel che riguarda gli interventi nelle aree vincolate;

– il comma 19 che prevede nelle zone di massima protezione siano consentiti interventi di nuova costruzione e di realizzazione di manufatti funzionali all’attività agricola anche in deroga alle previsioni del piano paesaggistico.

“Le decisioni del governo confermano la piena validità e efficacia del Piano Casa della Giunta Polverini” – ha precisato l’assessore regionale all’Urbanistica, Luciano Ciochetti, in merito all’impugnativa del Cdm, spiegando che l’atto del Governo “è limitato a poche disposizioni, 3 su 22″, relative a complesse norme in materia paesaggistica e non riguarda la reale applicazione del Piano casa a favore delle famiglie e delle piccole e medie imprese.

Ciocchetti sottolinea come “sono state confermate le semplificazioni procedurali in materia di rilascio dei condoni edilizi introdotte per risolvere, a sostegno di molte famiglie, una situazione di stallo che in alcuni casi dura da quasi 30 anni. Pertanto l’effetto che il Piano Casa ha avuto sul settore dell’edilizia, con importanti ricadute sul piano economico-occupazionale, e i benefici che hanno consentito a tutte le famiglie bisognose di effettuare piccoli ampliamenti delle proprie abitazioni, continueranno a prodursi, anche con maggiore forza”.

Le famiglie, aggiunge l’assessore regionale alle Risorse strategiche, Stefano Cetica, “hanno quindi ancora a disposizione uno strumento pienamente in vigore per ampliare e migliorare la propria abitazione. Con il piano Casa della Giunta Polverini si è potuto infatti recuperare l’utilizzo di case già costruite senza sottrarre altro spazio al territorio”.


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