“In occasione del passaggio parlamentare della
legge di stabilità, l’
Anci promuoverà una sua
proposta sull’edilizia abitativa per rendere stabili le principali regolazioni oggi facoltative, garantendo allo stesso tempo la necessaria compensazione finanziaria per i Comuni”. Lo annuncia il delegato Anci alle politiche abitative ed alla casa, Alessandro Bolis al termine dell’incontro con i sindacati inquilini SUNIA, SICET, Uniat e Unione inquilini, ed i rappresentati dei sindacati confederali.
“La nostra proposta – aggiunge Bolis – prevede anche la revisione del tema della fiscalità che grava sulla casa e sulle politiche abitative, e l’avvio di una seria piattaforma che intervenga sul fondo per gli affitti che è stato azzerato”.
Il delegato Anci alle politiche abitative sottolinea il valore dell’incontro di oggi con i sindacati che è servito ad avviare “un confronto serio e collaborativo” sulle cose da fare. “Il settore della casa sconta una oggettiva e cronica carenza di risorse, che si è tradotta in questi anni in un disagio abitativo non più tollerabile, che – sottolinea Bolis – rischia di diventare problema sociale non soltanto nelle grandi aree urbane, ma anche nei piccoli Comuni”.
A suo parere nell’agenda delle priorità Anci, devo trovare posto anche “le questioni dell’emergenza sfratti per morosità, della riqualificazione del patrimonio di edilizia agevolata, dell’efficienza energetica, e soprattutto quella del rafforzamento dei modelli di gestione dell’edilizia sociale”.
Vi è poi il tema fiscale che per Bolis gioca un ruolo decisivo. “L’acuirsi degli effetti della crisi economica impone ai sindaci, ed agli amministratori locali, che sono il front-office dei problemi dei cittadini, di agire urgentemente sulla leva fiscale. Per questo – sottolinea il delegato Anci – oggi ho comunicato che con il mio collega alla Finanza locale, Guido Castelli, invieremo una lettera a tutti le Anci regionali per sensibilizzarle sulle difficoltà derivanti dalla crisi economica”.
Lo stesso Castelli, parlando a margine dei lavori dell’ufficio di presidenza, conferma che “le nostre proposte di revisione dell’Imu, tese a garantire l’intero gettito dell’imposta vada ai Comuni, terranno conto delle specifiche esigenze legate al tema dell’edilizia abitativa”.
Nella riunione di oggi Anci e sindacati hanno condiviso una piattaforma rivolta al governo, con dieci provvedimenti urgenti in tema di politiche abitative da attuare in questo scorcio di legislatura. Tra le altre misure figurano il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica, ed un maggiore impegno sul fronte dell’evasione, con la proposta di tracciare i pagamenti dei canoni a prescindere dal loro ammontare mensile.
“Siamo contenti che i sindacati condividano la nostra linea sul tema delle politiche abitative, con proposte che l’associazione sta portando avanti da tempo”, afferma Bolis. “Sono sicuro questo porterà a maggior sinergia e servirà a riportare le politiche abitative al centro del dibattito, dopo che per troppi decenni sono rimaste nel cassetto di qualche ministro”, conclude il delegato Anci.