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Destinazione 8 per mille alle calamità naturali
Via libera allo schema di regolamento che modifica i criteri di destinazione dei fondi per gli interventi straordinari
Nella seduta della scorsa settimana il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di regolamento che modifica il DPR n. 76 del 1998 e disciplina i criteri e le procedure per l’utilizzazione della quota dell’8 per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, destinata agli interventi straordinari per fame nel mondo, per calamità naturali, per assistenza ai rifugiati e per conservazione di beni culturali.
Le modifiche intendono migliorare la disciplina dell’erogazione del contributo adeguandola alle nuove normative e abbreviando sensibilmente i termini complessivi del procedimento.
Lo schema di regolamento introduce puntuali criteri di ripartizione tra le categorie destinatarie del contributo e di distribuzione sul territorio, prevede l’esplicitazione di parametri di valutazione, introduce un attento monitoraggio e una rigorosa rendicontazione delle somme erogate. C’è tempo fino al 30 settembre per presentare le domande – redatte in bollo salvo i casi di esenzione contemplati dalla legge – nelle quali dovranno essere indicati il soggetto richiedente, l’intervento da realizzare, il costo totale, l’importo del contributo richiesto e il responsabile tecnico della gestione dell’intervento.
Lo schema sarà ora inviato ai pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari.
“Negli ultimi due anni – si legge in una nota del Governo – i provvedimenti legislativi (cfr. DL n. 98 del 2011, DL n. 201 del 2011, DL n.95 del 2012, legge di stabilità 2013 – n.228 del 2012) hanno destinato in via prioritaria i fondi della quota dell’otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale per far fronte alle necessità derivanti dagli eventi alluvionali, dalle precipitazioni nevose e dalle altre avversità atmosferiche che hanno colpito varie zone del Paese negli ultimi anni.
In particolare, le somme destinate alla Protezione civile (pari a 64 milioni di euro), sono state stanziate per assicurare l’immediata operatività dell’amministrazione e per garantire la tempestività degli interventi in caso di eventi calamitosi, di emergenze idro geologiche e di incendi boschivi che minacciano la pubblica incolumità”.
Fonte: Ediltecnico
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