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Veneto, ok al regolamento regionale su terre e rocce da scavo
Via libera alle procedure per gestire materiali prodotti in cantieri di piccole dimensioni e per modeste quantità
Dopo la Regione Liguria anche il Veneto ha approvato le procedure operative per la gestione delle terre e rocce da scavo prodotte in cantieri di piccole dimensioni e per modeste quantità, approvando la deliberazione n. 179 dello scorso 11 febbraio 2013.
Il recente d.m. 161/2012 Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo, pubblicato sulla G.U. n. 221 del 21 settembre 2012, ed entrato in vigore il 6 ottobre 2012, ha dato applicazione a quanto stabilito dall’ex art. 186 del d.lgs. n. 152/2006 e s.m.i., per quanto concerne la gestione dei materiali costituiti da terra e rocce da scavo, per quantitativi da 6.000 a 150.000 mc e per oltre i 150.000 mc di volume di scavo, ma non ha fatto parola per quantitativi inferiori ai 6.000 mc.
Considerato che, allo stato, il decreto di cui all’art. 266, comma 7, non sembra essere di prossima emanazione, si rilevano, da parte degli operatori del settore delle costruzioni e movimenti terra, segnalazioni circa la notevole difficoltà di inquadrare, nel rispetto della norma, la corretta gestione delle terre e rocce da scavo, provenienti, a solo titolo esemplificativo e non esaustivo, da cantieri di piccola dimensione.
Si tratta per lo più di movimenti terra di modeste entità provenienti da fondazioni di edifici, scavi per la posa di condotte e di infrastrutture di servizio, sistemazioni di alvei e di argini di corsi d’acqua ecc.
A questo scopo e per colmare il vuoto normativo legato alle terre e rocce da scavo prodotte in modeste quantità è stato dunque emanato il regolamento regionale del Veneto con le procedure operative e i relativi moduli da utilizzare.
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