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Ecobonus anche per l'adeguamento antisismico preventivo: oggi alla Camera
La detrazione del 65%, già approvata in Commissione, ora approda in Aula: un passo in avanti per la cultura della sicurezza in Italia
È il giorno della verità per l’estensione della detrazione d’imposta del 65% (Ecobonus) ai lavori preventivi di adeguamento sismico. Giunge infatti questa mattina alla Camera il provvedimento approvato negli scorsi giorni proprio dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera stessa.
Il Ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi ha commentato: “Un altro importante segnale per la ripresa e per la cultura della prevenzione. Avevamo auspicato che in sede di conversione il decreto che prorogava l’Ecobonus e i bonus fiscali per le ristrutturazioni innalzasse la quota per gli interventi di adeguamento della case alle norme antisismiche – ha aggiunto il Ministro, continuando – e così è avvenuto: per i nuovi interventi da qui alla fine dell’anno, nelle zone sismiche 1 e 2, chi ristruttura la casa o il capannone industriale con criteri antisismici godrà di un bonus fiscale del 65 e non più del 50%”.
Le detrazioni del 65% delle spese sostenute per l’adeguamento antisismico preventivo (e quindi non applicabile agli interventi ricostruttivi ex post) potranno essere spalmate in dieci anni, esattamente come avviene per le detrazioni dell’Ecobonus per l’efficienza energetica e quelle del 50% inerenti alle ristrutturazioni edilizie.
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“L’Italia – ha concluso il Ministro Lupi – deve uscire dalla cultura dell’emergenza, per cui lamentiamo le nostre carenze strutturali sempre dopo un disastro. I terremoti non sono prevedibili, ma la costruzione di case che sappiano resistere alle scosse sì“. Un passo in avanti notevole nella cultura della sicurezza nel nostro paese.
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