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Ecco la TRISE: un nuovo 'step' nella riforma della tassazione sugli immobili
La nuova imposta supererà le 'vecchie' IMU e TARES: i pagamenti dovranno essere effettuati in quattro rate, prima scadenza il 16 gennaio
Deliberata questa notte la Legge di Stabilità, la quale contiene rilevanti novità sulla TRISE, la nuova imposta che contribuirà a riformare la tassazione sugli immobili incorporando le “temutissime” IMU e TARES. La nuova tassa, che nei propositi governativi di fine agosto era stata battezzata Service Tax, si configura come imposta sui servizi comunali e sarà composta da una parte riguardante il servizio di gestione sui rifiuti (Tari) e una parte inerente ai servizi indivisibili (Tasi, la quale andrebbe in pratica a rimpiazzare la vecchia IMU).
Per un breve riassunto della evoluzione della tassazione sulla casa leggi l’articolo L’IMU non esiste più ma dal 2014 arriva la Service Tax.
La nuova imposta dovrà essere pagata non solo dai proprietari di casa ma anche dagli inquilini: nella bozza della Legge si legge che il presupposto è “il possesso, l’occupazione o la detenzione a qualsiasi titolo”. Per la parte riguardante i servizi indivisibili, l’inquilino paga solo una quota, “fra il 10 e il 30 per cento dell’ammontare complessivo della Tasi”, mentre il resto è dovuto dal proprietario.
I pagamento dovranno essere effettuati in 4 rate (oppure in una singola soluzione “secca”) collocate sul calendario nelle date del 16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio, 16 ottobre. Come si calcolerà il prelievo? Per quanto riguarda la quota relativa ai servizi indivisibili, la base imponibile sarà quella dell’IMU e l’aliquota di base all’1 per mille (o 1 euro a metro quadrato, a seconda del calcolo che sceglierà il Comune).
L’amministrazione locale potrà comunque agire sull’aliquota, dall’azzeramento alla maggiorazione che comunque potrà giungere apicalmente all’aliquota massima dell’attuale IMU maggiorata dell’1 per mille. Per la parte relativa ai servizi di gestione dei rifiuti, il calcolo verrà fatto sull’80% della superficie catastale: sarà una tariffa deliberata di anno in anno e il Comune dovrà seguire il principio del “chi inquina paga”.
Saranno presumibilmente previsti sconti per i single, le case al mare, le abitazioni di chi lavora all’estero. Il Comune potrà decidere anche ulteriori riduzioni.
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