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Alluvione in Liguria, 350 milioni di danni
Intanto si parla della messa in sicurezza della frana di Torenco e dell'ampliamento alveo del Quiliano
Ammontano a 350 milioni di euro i danni del maltempo in Liguria, dopo le alluvioni di Natale, dell’Epifania e della scorsa settimana.
E’ la stima fatta dalla Regione Liguria, delle somme necessarie per far fronte alle centinaia di frane che hanno colpito il territorio, cui vanno aggiunti 50 milioni spesi per la prima emergenza, ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile Renata Briano nella conferenza stampa del dopo-giunta del presidente Claudio Burlando.
La somma (350 milioni) è contenuta nella relazione che la Regione Liguria si appresta a inviare al Dipartimento nazionale della Protezione Civile al quale è già stato chiesto lo Stato di Emergenza.
La richiesta danni comprende anche quelli dell’alluvione del 22 ottobre scorso, per il quale il Governo non concesse lo Stato di Emergenza, decretato poi dalla stessa Regione Liguria, dopo il crollo del ponte di Carasco, le frane a Mezzanego e Borzonasca, nell’entroterra del Tigullio.
L’inserimento è motivato dall’aggravamento causato dalle piogge.
Intanto si parla della messa in sicurezza della frana di Torenco e dell’ampliamento alveo del torrente Quiliano.
“Parlare della realizzazione di questi interventi mi consente di fare alcune considerazioni: in ambito della difesa del suolo, a fronte di tante cose che succedono in negativo, stiamo risolvendo anche molte situazioni sia a livello di emergenza che di prevenzione. Un esempio sono le due opere che presentiamo oggi, che saranno completate entrambe a febbraio e impegnano complessivamente quasi 5 milioni di euro. Una riguarda Torrenco, una realtà andata a valle, con gente sfollata che è potuta tornare a casa. L’altra è un intervento molto grosso di messa in sicurezza del torrente Quiliano. Entro la fine di questo anno presenteremo almeno 20 interventi in materia di difesa del suolo”.
Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando illustrando in conferenza stampa i lavori di messa in sicurezza della frana in località Torenco a Follo (La Spezia) e i lavori di ampliamento dell’alveo per la messa in sicurezza del torrente Quiliano (Savona), insieme con gli assessori regionali all’Ambiente Renata Briano e alle Infrastrutture Raffaella Paita, alla presenza dei sindaci di Follo, Giorgio Cozzani, e di Quiliano, Alberto Ferrando.
La messa in sicurezza della frana di Torenco, commissionata dal Comune di Follo, è costata 1 milione e 152 mila euro da fondi della Protezione Civile. I lavori del primo lotto hanno avuto inizio a fine giugno 2012 e si concluderanno nel mese di febbraio mentre l’inaugurazione è prevista l’8 marzo 2014. Tra il 24 e 25 dicembre del 2009 la provincia spezzina, in particolare la zona delle valli di Magra e Vara, fu colpita da forti piogge che causarono smottamenti, frane, allagamenti diffusi e ingenti danni alle infrastrutture pubbliche. Una delle zone maggiormente colpite fu Torenco, località comunale di Follo, che rimase isolata per una frana che ne interruppe l’accesso carrabile, costringendo molte famiglie a lasciare la propria abitazione.
Con parte delle risorse messe a disposizione della gestione commissariale della Protezione Civile Nazionale con una specifica ordinanza si è realizzato l’intervento per stabilizzare l’area interessata dalla frana, per garantire protezione al centro abitato e alla viabilità pubblica che collega Piana Battolla, Torenco e Buffetta. Agli interventi di sostegno si affiancano opere per il regime delle acque, superficiali e profonde, dell’intero versante con lo scopo di ridurre l’innalzamento della falda durante le piogge. L’intervento ha costituito il primo lotto di un progetto più vasto che prevede anche interventi nel fondo valle e altre opere di sostegno a ulteriore protezione della strada. Al momento si stanno completando alcuni lavori di finitura che termineranno entro poche settimane.
I lavori di ampliamento dell’alveo per la messa in sicurezza del torrente Quiliano, divisi in due lotti e commissionati dal Comune di Quiliano, sono costati complessivamente 3 milioni e 589 mila euro da fondi regionali (3 milioni e 142 mila) e comunali (447 mila euro). L’intervento era iniziato a novembre 2010 e si è concluso a fine settembre 2013. Nel mese di febbraio si concluderanno i lavori di tutte le opere connesse. Il torrente Quiliano, nel tratto compreso tra il ponte di via Dodino e la confluenza con il torrente Quazzola, presentava una sezione idraulica insufficiente, che inseriva l’intera piana – un territorio di circa 3.000 abitanti – nella fascia ad alto rischio di esondabilità.
L’intervento attuato rappresenta il primo lavoro verso la totale messa in sicurezza dell’abitato; ha interessato la sponda destra del torrente, spostando l’argine di circa 10 metri, allargando l’alveo da 20 a 30 metri, per un tratto lungo circa 640 metri ed è stato realizzato contemporaneamente allo spostamento di via 25 Aprile che si sviluppa a fianco del torrente, costituendo, di fatto, l’attuale argine del corso d’acqua. La nuova sponda destra del Quiliano è rappresentata dal muro di sostegno di via 25 Aprile, la cui altezza varia tra i 3,70 e 5,70 metri, realizzato in pannelli prefabbricati in cemento armato, rivestiti in pietra.
Fognatura, acquedotto, gas, energia elettrica a media tensione, interrati lungo via 25 Aprile, sono stati ricollocati sotto la nuova sede stradale. L’intervento ha anche interessato il rio Bonelli, dove è stato sostituito, con uno di maggior portata, il collettore circolare che era insufficiente a convogliare le portate di piena. Al progetto realizzato si potranno aggiungere successivi interventi quali la realizzazione di un muretto di contenimento e l’ulteriore ampliamento del tratto di alveo a monte per una lunghezza di circa 760 metri. A corredo dell’intervento di messa in sicurezza idraulica sono in corso alcuni lavori che termineranno il prossimo mese di febbraio: una nuova passerella sul torrente per sostituire quella in corrispondenza del campo sportivo, la realizzazione di marciapiedi in masselli autobloccanti, l’installazione di 26 punti luce e la realizzazione del tappeto bituminoso sulla nuova strada.
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