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Ricostruzione Castelnuovo, L'Aquila: tamponare il rischio idrogeologico
L'attuazione del Piano prevede un intervento di messa in sicurezza del sottosuolo
È stato dato il via libera all’atto di nulla osta per il Piano di Ricostruzione del centro storico della frazione di Castelnuovo di San Pio delle Camere (L’Aquila) dal titolare dell’Usrc, Paolo Esposito, e del commissario straordinario di San Pio, Maria De Bartolomeis, alla presenza del Rup del Piano, Andrea Amico, dell’Università degli Studi di Firenze, del coordinatore dei Comuni del cratere, Emilio Nusca e del sindaco di Prata D’Ansidonia, rappresentante dell’Area Omogenea n.6, Paolo Eusani.
La sottoscrizione del nulla osta, che segue quella dell’Accordo di Programma con la Provincia dell’Aquila – avvenuta lo scorso mercoledì 12 marzo – porta a compimento il Piano negli aspetti legati alla programmazione delle risorse e alla definizione delle modalità di attuazione. Nell’iter di approvazione del Piano è intervenuta anche la costituzione di un tavolo tecnico tra il Comune di San Pio delle Camere, l’Università, l’Autorità di Bacino della Regione Abruzzo e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro e l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, volto a definire, in maniera concertata, le Linee Guida per la messa in sicurezza delle cavità sotterranee di Castelnuovo, necessarie in quanto gran parte del centro storico di Castelnuovo è interessato da rischio idrogeologico (rischio di tipo R4 da PAI), dovuto alla presenza diffusa di cavità sotterranee – che si sviluppano sotto il sedime degli edifici e sotto gli spazi pubblici – che, pur non causando amplificazione dell’azione sismica, hanno avuto un ruolo non secondario rispetto al pesante stato di danno riportato dal tessuto edilizio a seguito del sisma.
L’attuazione del Piano di Ricostruzione prevede, in prima fase, nelle aree interessate dal rischio idrogeologico, un intervento di messa in sicurezza del sottosuolo propedeutico all’attuazione degli interventi di ricostruzione privata; nelle aree non soggette a vincolo PAI – situate in posizione estremale rispetto alla zona a rischio – è invece possibile dare immediato avvio alla ricostruzione degli edifici pubblici e privati.
Nelle successive quattro fasi di attuazione del Piano, gli interventi di ricostruzione privata saranno portati avanti contestualmente a quelli sulle reti dei sottoservizi e sugli spazi pubblici. Il cronoprogramma di Piano si articola in un arco temporale di sei anni. Il costo complessivo per la ricostruzione del centro storico di Castelnuovo ammonta a circa 94,4 milioni di euro, di cui 77,8 milioni destinati alla ricostruzione privata e 16,6 milioni per gli interventi pubblici, relativi alla messa in sicurezza del sottosuolo, alla realizzazione delle nuove reti dei sottoservizi, alla pavimentazione degli spazi urbani, nonché alla ricostruzione di edifici pubblici e della chiesa di San Giovanni Battista.
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